Misterium

Pranoterapia, introduzione

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roblues
icon10  view post Posted on 22/2/2012, 11:39




Il termine pranoterapia deriva dal sanscrito "प्राण (prāṇa)", che significa "respiro vitale, energia vitale", e dal greco antico "θεραπεία (therapéia)", che significa "cura, guarigione" e quindi "terapia".
La pranoterapia è una pratica di medicina alternativa che consiste nell'imposizione delle mani in corrispondenza della parte malata allo scopo di permettere il passaggio di prana (un supposto "soffio vitale") tra il corpo dell'operatore e quello del paziente. Chi pratica la pranoterapia è chiamato pranoterapeuta o pranoterapista. Essendo il prana un concetto religioso mutuato dall'Induismo, tale pratica dovrebbe essere utilizzata per il benessere spirituale. Tuttavia alcuni operatori e associazioni di operatori propongono la pranoterapia come pratica terapeutica, che però ad oggi non ha ancora avuto alcun riscontro scientifico riguardante l'efficacia ad eccezione dell'effetto placebo.

In Italia da alcuni anni, allo scopo di tutelare sia la qualità dei trattamenti ricevuti sia la professionalità dei praticanti, alcune associazioni di operatori collaborano con il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) per definire limiti e competenze e regolamentarne la professione; per questo motivo, non essendo la pratica una terapia in senso medico, sono stati proposti i termini alternativi prano-pratica e prano-tecnica.Ad oggi la professione della prano-pratica è regolamentata solamente nella regione Toscana come disciplina bionaturale.

I pranoterapeuti avanzano alcune ipotesi per avvalorare il reale funzionamento della pranoterapia, quelle tra loro più condivise, pur non essendo alcuna di esse scientificamente provata, sono le seguenti:

Ipotesi psicosomatica
Secondo questa ipotesi, priva di riscontri oggettivi, ogni malattia sarebbe psicosomatica in quanto le costituzione psicofisica del malato potrebbe avere un peso nell'insorgenza e nel decorso delle affezioni, ogni patologia influenzerebbe poi anche la psiche.
Le affezioni psicosomatiche sarebbero perciò dovute ad uno squilibrio di quello che i pranoterapeuti chiamano sistema psico-neuro-endocrino-immunologico che, quando si protraesse nel tempo e superasse la soglia di tolleranza, diventerebbe la causa o la concausa del disturbo fisico. Su questa convinzione si basano molte ricerche volte a trovare il nesso causale fra stress e malattia.
Secondo i pranoterapeuti la pranoterapia, e il trattamento aurico in particolare, comporterebbero non soltanto cambiamenti fisici ma anche psicologici, mentali ed emotivi, nel paziente. Il primo passo per raggiungere la buona salute consisterebbe nel non negare l'esistenza di un problema e nel non reprimere i sentimenti che questo suscita. La strada che conduce alla guarigione si articolerebbe poi in sette tappe, che ricalcano lo schema formulato da Elisabeth Kubler Ross sugli stadi della morte.

La Kubler Ross ha individuato cinque fasi di avvicinamento alla morte in malati terminali:
il rifiuto
la rabbia
il patteggiamento
la depressione
l'accettazione

Nel percorso verso la salute vi sono altre due tappe successive:
la rinascita
la ristrutturazione

Ipotesi energetica
Quest'ipotesi, anch'essa priva di riscontri oggettivi, si basa sull'assunto che ogni cosa nell'universo sia costituita da una particolare forma di energia e che quindi anche l'uomo sarebbe il prodotto di cosiddetti campi energetici.
Nella tradizione indiana quest'energia prende il nome di prana da cui il nome di pranoterapia, ed è considerata l'elemento base delle diverse forme di vita.
Secondo questa ipotesi, esisterebbero dei micro campi magnetici causati dal flusso di entità chiamate biofotoni, servendosi di una cosiddetta immunoneuromodulazione farebbe attivare le difese immunitarie dell'organismo mediante la stimolazione delle zone linfatiche e di riflessi nervosi e farebbe avvenire la liberazione di "endorfine". In base a ciò, l'azione riequilibratrice energetica, si servirebbe dei chakra, che sarebbero delle specie di centraline bioenergetiche del corpo umano.
In tutti gli studi scientifici volti a comprovare eventuali poteri pranoterapici, tuttavia, non si è mai assistito ad alcuna irradiazione di energia paranormale da parte dei pranoterapeuti, né è mai stata trovata alcuna prova che gli stessi fossero in grado di produrre effetti benefici sul corpo di persone malate.

Ipotesi naturale
Il concetto che sta alla base di questa ipotesi è l'energia vitale (prana). Il prana si troverebbe in tutte le cose animate, circondandole e penetrandole, per cui l'apparente mancanza di vita sarebbe dovuta a una minore manifestazione di questa energia.
Il prana sarebbe presente in tutte le manifestazioni della natura. Analogamente all'assimilazione dell'ossigeno nel sangue, il prana verrebbe concentrato nel sistema nervoso e scambiato con tutti i tessuti, donando loro forza e vitalità.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
 
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roblues
view post Posted on 14/8/2012, 14:43




Le ipotesi di cui sopra sono ricorrenti, con le dovute differenze culturali, in tutte le varie tipologie di pranoterapie, in tutto il mondo ed in ogni epoca.
r.
 
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1 replies since 22/2/2012, 11:39   41 views
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